Confini da Gauguin a Hopper
Canto con variazioni
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 Ottobre 2025 - 12 Aprile 2026
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 Ottobre 2025 - 12 Aprile 2026
mostra a cura di
Marco Goldin
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 ottobre 2025 - 12 aprile 2026
Premessa
Marco Goldin
Un senso di gratitudine. Questo il sentimento che provo e voglio esprimere verso il Presidente Fedriga, il Vicepresidente Anzil e tutta la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia. Per avermi consentito di portare a compimento un progetto così articolato e ambizioso, fin dal momento, ormai molto tempo fa, della sua ideazione. Una mostra che nasce dal fascino e dal suono di una parola, confine, che è il tema guida della capitale europea della cultura 2025, Nova Gorica e Gorizia insieme. Una mostra molto ampia nel numero delle opere, ben 137, con 41 musei prestatori e un paio di collezionisti privati, sia dagli Stati Uniti sia dall’Europa. Che si svolge nell’Esedra di Levante restaurata, nel perimetro del complesso dogale di Villa Manin.
Quella parola, confine, dilatata, amplificata, condotta anche verso le regioni del silenzio e infine volta dal singolare al plurale, costituisce il punto di partenza di un viaggio nella più bella pittura dell’Ottocento e del Novecento, tra Europa e America. Da Turner e Friedrich fino a Diebenkorn e Wyeth, se volessimo usare un semplice compasso cronologico aperto tra i due Continenti. E in mezzo, straordinarie meraviglie. Storie da dire e da amare. Storie di pittura come poche altre.
L’esposizione non si gioca su didascalici avvicinamenti di carattere cronologico. Vuole invece seguire il ritmo di una pulsazione più forte del cuore davanti alla distensione dell’universo, fuori e dentro di noi. Così e solo così amo da sempre raccontare la pittura, senza distinzioni di genere. Senza il timore di intraprendere un lungo viaggio, dove i confini talvolta sembrano perfino scomparire. Ed è allora che si comprende come la pittura, con le sue immagini, con i suoi colori, sia dentro ognuno di noi da sempre. Impossibile allora non raccontarla.
Pensiamo adesso tutti insieme a quanta bellezza risplenderà nelle sedici sale dell'Esedra. Mi è stata data la possibilità di pensare a una mostra costruita con pazienza, prestito dopo prestito, senza fretta e senza scorciatoie, in oltre due anni di lavoro. Una mostra frutto della conoscenza, dello studio, delle letture. Frutto di un’emozione tanto intensa, e senza confini, verso la pittura.
Ci vediamo a Villa Manin.