PASSARIANO 2009 - 2012

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Espressionismo

24/09/2011 - 04/03/2012

Per la prima volta in Italia un’esposizione, forte di oltre 100 opere tra dipinti e carte, tutte provenienti dal berlinese Brücke Museum, ha raccontato in modo preciso, secondo una scansione cronologica ma anche procedendo per aree quasi monografiche, da Kirchner a Heckel, da Nolde a Schmidt-Rottluff, da Pechstein a Mueller, la nascita e lo sviluppo del movimento denominato “Die Brücke”, formatosi a Dresda il 7 giugno 1905 e vera pietra fondante dell’Espressionismo. Con la loro tavolozza audace e un insieme di immagini anticonvenzionali e stilizzate, le opere di questi artisti rivelano una vitalità unica e un’energia estatica che affascina ancora l’osservatore contemporaneo. La mostra ha documentato la varia creatività artistica all’interno di questo gruppo rivoluzionario, analizzandone tutte le tappe stilistiche principali.

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Munch e lo spirito del Nord. Scandinavia nel secondo ottocento

25/09/2010 - 06/03/2011

Per la prima volta in Italia è stato ricostruito il racconto di una storia che identifica lo spirito del Nord con la pittura in Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca. Specialmente dedicata al paesaggio, ma ben raccolta anche attorno al tema del ritratto e della figura, la mostra, composta di circa 120 dipinti, si divideva in cinque sezioni. Le prime quattro riservate alle scuole nazionali, mentre la sezione di chiusura è stata dedicata a Munch, con 35 opere in totale, prendendo in considerazione gli anni suoi di esordio e poi i due decenni – l’ultimo del XIX secolo e il primo del XX – che ne hanno decretato l’universale fama.

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L'età di Courbet e Monet. La diffusione del realismo e dell'impressionismo nell'Europa centrale e orientale

26/09/2009 - 07/03/2010

Per la prima volta è stato organicamente studiato e raccontato un aspetto peculiare della cultura figurativa europea del XIX secolo. E cioè il rapporto tra la nascita della cosiddetta scuola di Barbizon in Francia e la diffusione del realismo e del naturalismo nei Paesi dell’Europa centrale e orientale. E subito dopo, a partire dagli anni settanta a Parigi, come l’affermazione dell’impressionismo abbia segnato in modo fondamentale la pittura di molte tra quelle nazioni, addirittura fino a XX secolo inoltrato. Dunque le opere piu? note della pittura francese nel dialogo con capolavori “nazionali” che raccontano come la pittura francese del secondo Ottocento abbia meravigliosamente “fecondato” i talenti maggiori del resto d’Europa, dall’Olanda, all’Ungheria, Polonia e via via sino alla Romania e alla Russia.