Storie di pittura dall'astrazione all'impressionismo

Capolavori dal Toledo Museum of Art

Treviso, Museo Santa Caterina

15 novembre 2025 - 10 maggio 2026

Introduzione

La mostra si articola in successivi capitoli, o momenti, andando a ritroso nella storia dell’arte, partendo dall’astrazione americana del secondo Novecento, da Richard Diebenkorn a Helen Frankenthaler a Morris Louis, da Ad Reinhardt a Lyonel Feininger. Per transitare poi ad alcune esperienze capitali dell’astrazione invece europea, da Ben Nicholson e Josef Albers fino a Piet Mondrian e Paul Klee, nel diverso loro appoggiarsi alle strutture della realtà tramutata in apparizioni. 

Quando la pittura incrocia il passaggio dal Novecento all’Ottocento, da lì in avanti, o meglio all’indietro, si entra nei tre grandi temi: la natura morta, le figure e i ritratti, i paesaggi. Nel primo caso, compaiono tra l’altro due tra i maggiori artisti che nel XX secolo si sono dedicati alla natura morta, come Giorgio Morandi e Georges Braque, mentre Henri Fantin-Latour e Camille Pissarro, nel pieno tempo della formazione del gruppo impressionista, dicono, e specialmente il primo, della raffinatezza cui questo tema conduceva i migliori tra i pittori.

Molto ampia è la sezione dedicata ai ritratti, alle figure e alle figure ambientate. Una galleria straordinaria di capolavori a partire da Matisse, Bonnard e Vuillard, con un gusto tra edonismo cromatico e simbolismo. Significativo poi il passaggio a Parigi negli anni venti e dieci, con i volti diversamente dipinti da De Chirico e Modigliani, e poi uno splendido ritratto cubista del 1909 di Pablo Picasso.

Nell’ambito delle figure ambientate è tutto da scoprire l’amore degli impressionisti americani per quelli francesi, e lo si può cogliere perfettamente nella relazione tra William Merritt Chase e Berthe Morisot e Camille Pissarro. E, andando ancora più indietro, il grande quadro di Courbet e il dipinto Millet, Gli spaccapietre. Tre capi d’opera di Pierre-Auguste Renoir, Edouard Manet e Edgar Degas danno valore spettacolare e assoluto a questa sezione.

Anche la parte dedicata al paesaggio, quella che chiude la mostra, ha i caratteri dell’eccezionalità. Dapprincipio con le visioni che alcuni pittori, in modo assai diverso l’uno dall’altro, dedicano a Venezia (Signac) o a Parigi (Delaunay e Léger), talvolta con tele anche di vaste dimensioni.

Ma così come nell’ambito del ritratto con Renoir, Manet e Degas l’impressionismo è rappresentato al suo livello più alto, la stessa cosa avviene con una sequenza strepitosa di paesaggi impressionisti e post-impressionisti. A occupare la scena, anche dal punto dell’enorme impatto visivo, è una delle più belle versioni delle Ninfee di Claude Monet, questa dipinta nella fase conclusiva della sua vita. Poi una nuova relazione, questa volta legandosi all’immagine di una costa sul mare, tra Merritt Chase e un altro pittore francese impressionista, Gustave Caillebotte con il suo paesaggio a Trouville.

Ma poi una serie di capolavori, a cominciare da uno dei dipinti più significativi di Paul Gauguin nel suo primo, e incantevole, tempo a Tahiti tra 1891 e 1893. Quindi quello che lo stesso Gauguin, come tanti altri, aveva eletto a modello e riferimento, Paul Cezanne, che raffigura sullo sfondo uno dei tanti villaggi cari a questo gruppo di pittori. Nomi di villaggi che tornano anche nelle visioni di Renoir, in questo caso in Normandia, o di Alfred Sisley (L’acquedotto a Marly), realizzato nell’anno stesso della prima mostra impressionista, il 1874. 

Per chiudersi ogni cosa, nell’ultimo spazio della mostra, un’ultima parete isolata da tutto, con Auvers, campi di grano con falciatore in cui Vincent van Gogh, alla fine di luglio del 1890, dà il suo addio alla vita. Un’opera che rappresenta con tanto anticipo gli esiti di una modernità giungente e già da lui raggiunta, nell’incomprensione allora quasi totale. Eppure sempre con la fiducia nel futuro, pur avendo deliberatamente scelto di non abbracciarlo quel futuro. Un quadro che nella sua assolutezza, nel suo essere grondante di colore e umanità, splendidamente rappresenta la qualità altissima delle opere custodite nel Toledo Museum of Art. 
Adesso per pochi mesi a Treviso.

Combined Shape

Museo Santa Caterina
Treviso

Combined Shape

Da martedì a giovedì dalle 9:00 alle 18:00
Da venerdì a domenica dalle 9:00 alle 19:00

Combined Shape

Intero € 15
Ridotto € 12

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